Alejandro Parisi

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jueves, 9 de marzo de 2017

"La bambina che sognava il cielo", por RecensioneLibro.it

Recensione Libro La bambina che sognava il cielo

"Nusia correva stringendo la mano del padre, certa che sarebbe stato in grado di proteggerla da tutti quei pericoli che la circondavano".

Il libro La bambina che sognava il cielo di Alejandro Parisi è di una semplicità e di un impatto disarmanti. Con una voce leggera lo scrittore argentino racconta una storia che colpisce, lascia senza fiato e sprona il lettore a non rimanere indifferenti dinanzi al dolore.
Nursia è una bambina di cinque anni che si trova a vivere in un periodo spaventoso. Siamo nel 1939 e l’Europa sta subendo un attacco frontale, senza paragoni, da parte di una Germania nazista che non ha freni.
Il padre di Nusia ha un laboratorio di sartoria a cui tutti quelli della zona si rivolgono. La bambina, insieme alla sorella, gioca per le strade ancora libere della sua città ucraina, ma nell’aria qualcosa di brutto inizia a farsi percepire.
La guerra è alle porte, molto più vicina di quanto si possa immaginare, ma la Seconda guerra mondiale sembra peggio delle altre, perché ha in sé un germe invincibile, che rende ogni cosa ancora più spaventosa: lo sterminio.
La Germania di Hitler lotta per distruggere chi ritiene inferiore (ebrei e omosessuali in particolare), e anche chi ostacola la sua scalata al potere. I nazisti sono spinti dall’odio, dalla certezza di essere una razza superiore, ma non sono solo loro il problema.
Quando dopo i tedeschi in Ucraina arrivano i russi, l’Armata Rossa, la vita appare distante persino dalla sopravvivenza. Il padre di Nusia, che ha imparato a convivere con i comunisti e a godere di certi privilegi, raggiunti grazie alla sua predisposizione alla comunicazione, decide che per salvare la figlia deve metterla nelle mani di una donna cattolica. Questa la conduce in un orfanotrofio a Varsavia dove grazie a una nuova identità, che cancella tutto ciò che la piccola è stata fino a quel momento, Nusia si salva.
Da questa storia si può comprendere, in parte, ciò che di orribile e straziante hanno dovuto vivere molte popolazioni europee a causa della follia della guerra e di chi ha deciso di scegliere il potere.
Con una scrittura semplice e veloce, in molti passaggi quasi asciutta, come se Alejandro Parisi volesse riportare fatti documentati, pezzi di Storia vera, La bambina che sognava il cielo ci mostra come spesso bisogna scappare per ritrovarsi.
Inoltre, altro tema centrale delle vicende narrate ne La bambina che sognava il cielo, al di là dell’Olocausto, è il concetto di famiglia e l’importanza dei legami con i propri genitori, che vincono contro la distanza e il tempo, che vincono persino contro la guerra.

(Publicado por RecensioneLibro.it)

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